In passato il bambino veniva visto scientificamente come una versione in miniatura dell’adulto. Oggi il concetto di infanzia si è evoluto e la medicina moderna confuta tale asserzione considerando il bambino come un paziente dalle caratteristiche fisiologiche diverse rispetto a quelle dell’adulto e conseguentemente coinvolto da patologie di diversa natura. Ciò ci fa capire come i test, gli strumenti diagnostici e le tabelle di riferimento utilizzati per visitare il paziente adulto non possano essere utilizzati altrettanto per il bambino; la clinica pediatrica deve infatti confrontarsi con valori di riferimento specifici addirittura per ogni singola età che il bambino raggiunge.
Ciascun genitore, ai primi passi del proprio bimbo, avrà notato un piedino piatto o che magari quando è seduto assume una posizione anomala. Troppo spesso visitiamo adolescenti o adulti ai quali non è stata fatta una diagnosi precoce di patologie podaliche, spesso adducendo a problemi non risolvibili o non importanti patologie che invece necessitavano di approfondimento e di eventuale correzione.
Non infrequentemente chi manca della conoscenza della materia scredita l’utilizzo di un’ortesi plantare su misura correttiva o consigliano prodotti preformati non realizzati su calco, causando danni che in età adulta solo la chirurgia potrà risolvere! Allo stesso modo, al momento dell’acquisto delle scarpe, ci facciamo consigliare all’acquisto di solette preformate dal costo infinitamente più basso.
Presso il nostro studio cerchiamo costantemente di elevare lo standard terapeutico, le ortesi plantari non si comprano, si realizzano su misura dopo una visita biomeccanica pediatrica ed un preciso progetto progetto ortesico. Ovviamente non tutti i bambini hanno necessità di correzione e non si può correggere a tutte le età. La valutazione del passo del bambino può essere effettuata a partire dai suoi primi passi, è compito dello specialista indicarci quando, come e se è necessario correggere.
Quando parliamo di piedi piatti, ci riferiamo alla riduzione dell’arco interno del piede; riduzione che conferisce un aspetto tendente sempre più a far toccare la parte interna del piede al suolo. Quando il bambino inizia a camminare, il piede appare piatto con molto tessuto adiposo sulla pianta del piede. È del tutto normale, i muscoli del piede, infatti, non sono ancora in grado di formare un arco plantare. Allo stesso tempo però potrebbero essere necessarie correzioni e/o calzature più adeguate, accompagnate da esercizi muscolari per ottenere una correzione del dismorfismo o una sua compensazione e per evitarne l’aggravamento anche a carico dei sistemi muscolari.
La malattia di Sever consiste nell’infiammazione della cartilagine di accrescimento del calcagno. È caratterizzato da dolore che compare a livello del tallone, soprattutto durante lo svolgimento di attività fisiche ed è dovuta alle continue sollecitazioni a cui l’osso in accrescimento viene sottoposto durante tali attività. Solitamente è una delle cause più comuni del dolore al tallone riferito dai bambini di età compresa tra 8 e 13 anni.
Facilmente individuabile anche da un occhio non esperto, è una di quelle patologie dell’età infantile che difficilmente o quasi mai tende a regredire autonomamente. Perciò è da considerare come una di quelle patologie pediatriche della marcia da correggere sin da subito. Può essere dovuta ad una rotazione di uno o più segmenti ossei dell’arto inferiore o ad atteggiamenti posturali scorretti che il bimbo assume.
Il genu valgo consiste in un’alterazione dell’angolo tra il femore e la tibia: guardando frontalmente le ginocchia del bimbo possiamo osservare che le ginocchia si “incontrano” e le caviglie si “separano”.
Tutti i bambini, a partire dall’età di 2 anni, attraversano una fase di genu valgo fisiologico, si presenta più marcatamente tra i 3e i 5 anni fino all’età di 7 anni, quando si acquisisce il normale allineamento.
Il genu varo consiste in un’alterazione dell’angolo formato tra il femore e la tibia: guardando frontalmente le ginocchia del bimbo possiamo osservare che le ginocchia si “allontanano”.
Può essere dovuto a una rotazione di uno o più segmenti ossei dell’arto inferiore o ad atteggiamenti posturali scorretti che il bimbo assume.
Le verruche sono tumori benigni molto dolorosi, causati dall’infezione dei cheratinociti dell’epidermide da parte del papillomavirus umano (HPV). Il contagio può avvenire in maniera diretta con un individuo già infetto o indiretta, attraverso superfici infette. Lo stato immunitario del paziente ne può condizionare l’aggressività e la velocità con cui si manifesta. Ad oggi si conoscono più di 100 morfotipi di HPV, ciascuno di questi può determinare una diversa morfologia della lesione e relativa distribuzione anatomica; una buona diagnosi differenziale è essenziale affinchè non siano confusi con altre patologie.
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